16/03/2021

Rocche e borghi: 7 cose da non perdere nell'entroterra di Riccione

Idee per gite inaspettate tra curiosità e leggende

1. Il Castello di Montebello, culla della Leggenda di Azzurrina

Il Castello di Montebello, che domina la valle del Marecchia, è a soli pochi km da Riccione e si affaccia su un panorama davvero indescrivibile, che ci dà una prima idea di quanto sia meraviglioso l’entroterra romagnolo. L’affascinante Rocca è avvolta da una leggenda popolare medievale: la protagonista è Azzurrina, la figlia di Ugolinuccio di Montebello, nata nel 1370. La leggenda racconta che la bambina, albina e con i capelli tinti di azzurro dalla madre, sia scomparsa a soli cinque anni all’interno del castello. Da allora si racconti che in certe notti il fantasma di Azzurrina si senta piangere all’interno del Castello.

2. Il Castello di Gradara e l’amore di Paolo e Francesca

“Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante” Dante ha immortalato e reso simbolo dell’amore passionale e sventurato la storia di Paolo e Francesca, ma forse non tutti conosciamo il Castello che fu teatro dell’incontro e della triste fine dei due amanti. Ci troviamo a Gradara, un incantevole borgo situato in una zona di eccezionale valore paesaggistico e ambientale. Qui non mancano reperti storici, pievi e scorci suggestivi.

3. La rocca di San Leo e il suo panorama

La rocca di San Leo domina la vallata del Marecchia dall’alto dei suoi 600 metri di altezza, da cui si domina un panorama fatto di boschipicchi rocciosi e calanchi, fino al mare. Sotto, troviamo il piccolo borgo, raccolto e suggestivo, lastricato in pietra. Ideale, per la sua rilassante atmosfera, per coloro che fuggono dalla movida della Riviera.

4.  Sogliano al Rubicone e il formaggio di fossa

 

Un altro borgo da non perdere nell’entroterra romagnolo è sicuramente Sogliano al Rubicone. Il borgo racconta l’Italia più autentica, presenta incantevoli scorci e affascinanti viste sul mare, ma è noto soprattutto per il suo formaggio di fossa, stagionato per tre mesi in tipiche fosse di forma ovale, scavate nella roccia.  Il Formaggio di Fossa di Sogliano è citato in documenti già dal 1487.

5. Le grotte di Onferno e le colonie di pipistrelli

Un piccolo torrente che si fa strada tra la roccia e che con la sua forza crea un luogo insolito e suggestivo. A pochi chilometri dalla costa romagnola, nell’entroterra della Valconca, si trovano le Grotte di Onferno, una destinazione perfetta per chi vuole vivere l’ebrezza di un’avventura sotto terra. Si scende per 1350 metri per ammirare, in una visita speleologica  che dura circa 90 minuti, gessi cristallini, un’enorme colonia di pipistrelli e tutte le grotte di gesso.

6. L’Oasi di Montetiffi, il borgo e le teglie

Tra i fiumi Savio e Marecchia si nasconde il Sito di Interesse Comunitario Montetiffi. Qui potrai passeggiare in mezzo alla natura tra i paesaggi collinari, i boschi e le prateria. Tra i lecci e gli aceri, i tigli selvatici e il ginepro rosso potrai avvistare istrici, puzzole, picchi verde e chissà… forse anche un lupo. A pochi km dal borgo arroccato di Montetiffi, non perderti il piccolo laboratorio artigianale di Maurizio, che produce le famose “teglie di Montetiffi”, l’unico rimasto a realizzare artigianalmente il “testo”, ovvero la teglia in terracotta tradizionalmente usata per cuocere la piadina.

7. Sant’Agata Feltria e la “Rocca delle Fiabe”

La cittadina medievale di Sant’Agata Feltria è conosciuta nel riminese per i caratteristici mercatini di Natale e per la Fiera del Tartufo, ma quello che più stupisce è l’antica fortezza denominata Rocca Fregoso, oggi chiamata Rocca delle Fiabe. Si tratta di un elegante castello costruito intorno all’anno 1000 in cima al Sasso del Lupo, la grande roccia di arenaria dalle pareti ripide e scoscese. 

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